domenica 29 settembre 2013

Pereggio amaro

 Il Siculiana calcio esce con un pareggio che lascia l’amaro in bocca dalla sfida di sabato contro il Città di Agrigento. Per i siculianesi si tratta di una occasione sprecata dato che gli avversari hanno giocato per 60 minuti in nove per le espulsioni di Neri e Pagano, ma nonostante la doppia superiorità numerica e il gol di vantaggio il Città di Agrigento è riuscito ha trovare un incredibile pareggio al 85’ con una bella punizione di Gramaglia.

Il Siculiana è sceso in campo con Porcarello tra i pali, Burgio, Moscato, Portera e Piano in difesa, Lo Bue, Vella, Schifano e Lo Presti a formare il centrocampo e con la coppia Zeus-Gianrizzo in attacco.

Le prime battute della gara mostrano due squadre attente a non subire gol. La partita ha il suo primo scossone con l’espulsione al 12’ di Neri per un fallo a gioco fermo. Subito dopo l’espulsione gli agrigentini subiscono il colpo e il Siculiana si porta in vantaggio con Zeus ben servito da Lo Bue. Il Siculiana potrebbe raddoppiare cinque minuti dopo ma Lo Presti spara alto da pochi metri. Al 30’ arriva la seconda espulsione per il Città di Agrigento; questa volta l’arbitro mostra il rosso a Pagano per un fallo di reazione.

Nel secondo tempo il Siculiana entra in campo troppo rilassato e già al 47’ rischia di subire gol su una mischia susseguente ad una punizione. Al 58’ altra occasione per l’Agrigento con Gramaglia che giunto a tu per tu con il portiere si fa ipnotizzare a calcia fuori.
Il Siculiana nonostante la superiorità numerica non riesce a tenere la partita in pugno e al 70’ spreca con Zeus l’occasione per chiudere il match.
Al 85’ l’epilogo che nessuna si aspetta, su calcio di punizione Gramaglia mette in rete e fa guadagnare alla sua squadra un punto che vale come l’oro per le condizioni in cui è arrivato.

Per il Siculiana non resta che disperarsi, in 11 contro 9 subire il gioco e il gol degli avversari è stata una brutta figura da archiviare in fretta.

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